lunedì 15 novembre 2010

17 novembre ore 8.30 CORTEO STUDENTESCO

ALLA VIGILIA DELLA DISCUSSIONE DEL DDL.....

MERCOLEDì 17 NOVEMBRE

CORTEO STUDENTESCO

ORE 8:30-CORTILE DI SCIENZE POLITICHE

ALTRO CHE EMENDAMENTO,IL DDL VA' RITIRATO!!

[qui l'appello di citta studi]

Il 17 novembre gli studentimedi e universitari di tutta l'Europa scenderanno in piazza nella giornata per il diritto allo studi.Il 18 comincerà la discussione alla Camera del ddl Gelmini di riforma dell' università, che dovrebbe concludersi il 26 con l' approvazione definitiva.

Le linee guida del ddl?

Più privilegi per i baroni, privatizzazioni, ricerca meno finanziata e più precarietà, indebitamento con le banche per gli studenti, meno diritti per i lavoratori. Rimangono i tagli al finanziamento del sistema universitario e alle borse di studio (-90%) decisi nella finanziaria.

Si sa …... c'è crisi e (solo noi) dobbiamo fare sacrifici...

-80% i finanziamenti per le mostre e i musei (pompei ringrazia), l'acqua è già stata privatizzata (decreto Ronchi), gli stipendi degli statali sono stati congelati, gli operai devono lavorare di più con meno diritti, i precari si devono adattare (viva la flessibilità).

Ma i sacrifici non sono richiesti a tutti.


Per le inutili missioni di guerra è previsto 1 miliardo di euro in più, per non parlare dei 15 miliardi di euro che ci costeranno gli F35. Per le banche e la finanza che hanno causato la crisi? Nessun provvedimento. Per gli industriali? Tanti accordi separati, con la benedizione di bonanni e Angeletti.

I possibili scenari?

Chi se lo può permettere potrà pagare le tasse di iscrizione e fare ricerca grazie alle raccomandazioni di papà, magari in campo militare con progetti finanziati da Finmeccanica. Gli altri? Chiederanno prestiti alle banche per una laurea senza la garanzia di un lavoro e di un reddito ma con la certezza di un debito, di tanti stage e di inutili corsi di formazione professionale (gestiti da CL o dalla CISL). Oppure rinunceranno all' università cercando da subito lavoro. L'unico posto sicuro? L'esercito!! 60-70mila euro all'anno per il “peace keeping” all'estero (altro che erasmus).

RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!

SCENDI IN PIAZZA ANCHE TU!!

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