martedì 30 novembre 2010

CORTEO SELVAGGIO DA SCIENZE POLITICHE OCCUPATA . BLOCCHIAMO IL DDL GELMINI!


Questa mattina centinaia di studenti e studentesse delle Facoltà milanesi, dopo aver picchettato gli ingressi della Facoltà di Scienze Politiche occupata ieri sera al termine del corteo partito da P.zza San Babila, si sono riversati nelle strade in un corteo selvaggio che ha paralizzato la circonvallazione. Si sono poi uniti in P.zza Cairoli agli studenti medi, anche loro giunti in corteo da decine di scuole. Il corteo selvaggio di 10.000 studenti medi e universitari sta paralizzando Milano mentre altri cortei spontani continuano a confluire dalle scuole.
Mentre alla Camera è in discussione l'approvazione del DDL Gelmini, le centinaia di migliaia di studenti che non si sono fatti strumentalizzare dalla Gelmini, dai baroni e da Confindustria, continueranno a bloccare le città di tutta Italia, fino a quando non sarà bloccato il DDL Gelmini, e le mobilitazioni continueranno fino a quando questo governo delle menzogne e del non fare non se ne andrà a casa.
Questa è la risposta degli studenti a un ddl Gelmini che elimina di fatto il diritto allo studio con un taglio del 90% alle borse di studio per aprire la strada ai prestiti d'onore, all'innalzamento delle tasse e quindi all'indebitamento degli studenti con le banche. Risolvere i tagli all'universitá facendo indebitare gli studenti è disegno del governo e di confindustria, appoggiato dai baroni. Un ennesimo regalo alle stesse banche responsabili della crisi che sta travolgendo l'Europa, mentre i beni comuni vengono smantellati e, a chi sta pagando la crisi, vengono chiesti ulteriori sacrifici.

Guarda le foto del picchetto (1-1) (2-2)
Guarda le foto del corteo universitario (1-1) (2-2) (3-3)
[Condividi su FB le foto della due giorni di mobilitazione 29 e 30 novembre]
[Leggi l'appello alla mobilitazione degli studenti universitari e dei ricercatori milanesi - 28 novembre]
[
Leggi il comunicato da Scienze Politiche occupata- 29 novembre]

lunedì 29 novembre 2010

SCIENZE POLITICHE OCCUPATA! BLOCCHIAMO IL DDL GELMINI!

h 20:00 assemblea degli universitari per il corteo di martedì 30

h 21:00 SERATA UNIVERSITARIA a Scienze Politiche!
PERFORMANCE DI ARTISTI E TEATRANTI
CENA SOCIALE
DJ SET
MARTEDI' 29/11 >> CORTEO STUDENTESCO!
CONCENTRAMENTO UNIVERSITARI
h. 8.30 a SCIENZE POLITICHE
(via mascagni angolo via conservatorio MM1 San Babila)

IL COMUNICATO DA SCIENZE POLITICHE OCCUPATA
Il corteo partecipato di questo pomeriggio, che ha visto assieme in piazza studenti medi, universitari e ricercatori, è appena arrivato alla Facoltà occupata di Scienze Politiche.
Finalmente dopo anni di proteste contro la riforma Gelmini cominciate con l'Onda oggi la facoltà milanese di Scienze Politiche viene occupata dagli studenti di tutti gli atenei insieme in mobilitazione.

I ricercatori sono saliti sul tetto per lanciare l'ultimo grido di protesta contro questa riforma che se approvata porterà alla distruzione dell'istruzione pubblica e alla precarizzazione della didattica e della ricerca universitaria.

L'appuntamento lanciato è per domattina alle h: 8.30 alla facoltà di Scienze Politiche per partire assieme in uno spezzone universitario che giungerà a piazza Cairoli per le h: 9.30 e si unirà agli studenti medi in corteo per le vie di Milano.

Questa sera nella facoltà occupata ci saranno numerose iniziative: monologo di Renato Sarti, intervento di altri artisti e teatranti (anch'essi in mobilitazione contro i tagli al FUS) e riunioni tra i collettivi universitari.

Studenti e ricercatori in mobilitazione

BLOCCHIAMO IL DDL GELMINI! UNIVERSITARI IN MOBILITAZIONE

LUNEDI' 29/11 >>

h 15:00 PRESIDIO di ricercatori e universitari in p.zza San Babila e CORTEO

h 19:00 intervento di RENATO SARTI a Scienze Politiche

h 20:00 assemblea degli universitari per il corteo di martedì 30

h 21:00 SERATA UNIVERSITARIA a Scienze Politiche!
PERFORMANCE DI ARTISTI E TEATRANTI
CENA SOCIALE
DJ SET

MARTEDI' 29/11 >> CORTEO STUDENTESCO!
CONCENTRAMENTO UNIVERSITARI
h. 9.00 a SCIENZE POLITICHE
(via mascagni angolo via conservatorio MM1 San Babila)


Appello degli universitari per le mobilitazioni di lunedì 29 e martedì 30 novembre

Le giornate di intense proteste in tutta Italia (24 e 25 novembre), segnate dalle manifestazioni, dalla fantasia degli studenti e dalla violenza della celere, nonché i pasticci della maggioranza, hanno imposto un nuovo rinvio per il voto alla Camera sul ddl Gelmini, previsto ora per martedì 30 novembre.
In questi giorni abbiamo dimostrato la volontà di opporci ad un governo che distrugge l'università pubblica e la ricerca e che è incapace di dare risposte reali ad una crisi economica, abbiamo rivendicato le azioni di protesta e l'espressione del dissenso resistendo alle cariche violente delle forze del (dis)ordine guidate dal ministro degli Interni Maroni. Siamo in mobilitazione permanente e non abbiamo paura di tornare nelle piazze nelle giornate di lunedì e martedì per bloccare definitivamente questo ddl.
La cara ministra dell'Istruzione Maria Stella Gelmini ci invita a leggere "con attenzione e senza pregiudizio" questo disegno di legge che "mette al centro gli interessi degli studenti e il diritto allo studio" e che "introduce finalmente un sistema di valutazione oggettivo che premia il merito e favorisce la qualità della ricerca"... noi rispondiamo che forse è lei a doverlo leggere!
La cosidetta “riforma” infatti prevede solo l'aumento del potere dei baroni grazie ad una struttura centralistica di governance, mentre scompaiono i contratti a tempo indeterminato per i ricercatori e viene ulteriormente aggravata la posizione degli attuali ricercatori precari in quanto è prevista la cumulabilità degli assegni di ricerca.
Non dice nulla riguardo il personale tecnico-amministrativo, ma prevede l'accorpamento dei dipartimenti con la conseguenza che gli eventuali trasferimenti dei lavoratori saranno decisi in ogni ateneo dai baroni.
Spalanca le porte a imprenditori, politici e banchieri, permettendo loro di far parte dei Consigli di Amministrazione e cioè di amministrare soldi pubblici per interessi privati senza rischiare un euro.
Elimina di fatto il diritto allo studio con un taglio del 90% alle borse di studio per aprire la strada ai prestiti d'onore, all'innalzamento delle tasse e quindi all'indebitamento degli studenti con le banche. Risolvere i tagli all'universitá facendo indebitare gli studenti, questo il disegno del governo e di confindustria, appoggiato dai baroni. Un ennesimo regalo alle stesse banche responsabili della crisi che sta travolgendo l'Europa, mentre i beni comuni vengono smantellati e, a chi sta pagando la crisi, vengono chiesti ulteriori sacrifici.
All'invito della nostra Ministra Gelmini di “aprire un dialogo costruttivo” rispondiamo che l'unico dialogo possibile è quello che parta dall'ascolto degli interessi e dei bisogni reali degli studenti, dei ricercatori, dei ricercatori precari e di tutti i lavoratori della conoscenza: vogliamo tasse equilibrate, non fuorilegge, e adeguate borse di studio (con conseguente eliminazione del debito studentesco), vogliamo finanziamento alla ricerca perchè questo significa qualità della didattica e non più frammmentazione del sapere e mera accumulazione nozionistica, vogliamo contrastare i privilegi e il potere dei baroni e vogliamo sicurezza e stabilità per tutti i lavoratori della conoscenza, non vogliamo un'università basata su una falsa meritocrazia, ma la vogliamo fondata sulla condivisione dei saperi!



SARANNO DUE GIORNATE DECISIVE PER IMPORRE LO STOP DEFINITIVO A QUESTA RIFORMA

INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE E DIFFONDERE LA PROTESTA NELLE FACOLTA' E NEI DIPARTIMENTI PER FAR SÌ CHE LA MOBILITAZIONE SIA EFFICACE


CONTRO IL DDL GELMINI, CONTRO IL GOVERNO,
CONTRO I REGALI ALLE BANCHE…
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!

Studenti in mobilitazione permanente!

domenica 28 novembre 2010

Appello per la mobilitazione di lunedì 29 e martedì 30 novembre


Le giornate di intense proteste in tutta Italia (24 e 25 novembre), segnate dalle manifestazioni, dalla fantasia degli studenti e dalla violenza della celere, nonché i pasticci della maggioranza, hanno imposto un nuovo rinvio per il voto alla Camera sul ddl Gelmini, previsto ora per martedì 30 novembre.
In questi giorni abbiamo dimostrato la volontà di opporci ad un governo che distrugge l'università pubblica e la ricerca e che è incapace di dare risposte reali ad una crisi economica, abbiamo rivendicato le azioni di protesta e l'espressione del dissenso resistendo alle cariche violente delle forze del (dis)ordine guidate dal ministro degli Interni Maroni. Siamo in mobilitazione permanente e non abbiamo paura di tornare nelle piazze nelle giornate di lunedì e martedì per bloccare definitivamente questo ddl.
La cara ministra dell'Istruzione Maria Stella Gelmini ci invita a leggere "con attenzione e senza pregiudizio" questo disegno di legge che "mette al centro gli interessi degli studenti e il diritto allo studio" e che "introduce finalmente un sistema di valutazione oggettivo che premia il merito e favorisce la qualità della ricerca"... noi rispondiamo che forse è lei a doverlo leggere!
La cosidetta “riforma” infatti prevede solo l'aumento del potere dei baroni grazie ad una struttura centralistica di governance, mentre scompaiono i contratti a tempo indeterminato per i ricercatori e viene ulteriormente aggravata la posizione degli attuali ricercatori precari in quanto è prevista la cumulabilità degli assegni di ricerca.
Non dice nulla riguardo il personale tecnico-amministrativo, ma prevede l'accorpamento dei dipartimenti con la conseguenza che gli eventuali trasferimenti dei lavoratori saranno decisi in ogni ateneo dai baroni.
Spalanca le porte a imprenditori, politici e banchieri, permettendo loro di far parte dei Consigli di Amministrazione e cioè di amministrare soldi pubblici per interessi privati senza rischiare un euro.
Elimina di fatto il diritto allo studio con un taglio del 90% alle borse di studio per aprire la strada ai prestiti d'onore, all'innalzamento delle tasse e quindi all'indebitamento degli studenti con le banche. Risolvere i tagli all'universitá facendo indebitare gli studenti, questo il disegno del governo e di confindustria, appoggiato dai baroni. Un ennesimo regalo alle stesse banche responsabili della crisi che sta travolgendo l'Europa, mentre i beni comuni vengono smantellati e, a chi sta pagando la crisi, vengono chiesti ulteriori sacrifici.
All'invito della nostra Ministra Gelmini di “aprire un dialogo costruttivo” rispondiamo che l'unico dialogo possibile è quello che parta dall'ascolto degli interessi e dei bisogni reali degli studenti, dei ricercatori, dei ricercatori precari e di tutti i lavoratori della conoscenza: vogliamo tasse equilibrate, non fuorilegge, e adeguate borse di studio (con conseguente eliminazione del debito studentesco), vogliamo finanziamento alla ricerca perchè questo significa qualità della didattica e non più frammmentazione del sapere e mera accumulazione nozionistica, vogliamo contrastare i privilegi e il potere dei baroni e vogliamo sicurezza e stabilità per tutti i lavoratori della conoscenza, non vogliamo un'università basata su una falsa meritocrazia, ma la vogliamo fondata sulla condivisione dei saperi!


LUNEDI' 25/11 >> mattino iniziative dislocate in ogni facoltà.
A Scienze Politiche assemblea aperta sulla "riforma" e sulle mobilitazioni alle h 12.30 in cortile.

>> pomeriggio

h 15:00 PRESIDIO in p.zza San Babila per poi partire in corteo

h 19:00
performance RENATO SARTI
a seguire ASSEMBLEA del mondo della conoscenza a Scienze Politiche

h 21:00 SERATA UNIVERSITARIA vs RIFORMA a Scienze Politiche!
Initiamo tutti gli studenti, gli artisti, i musicisti e i teatranti a partecipare

MARTEDI' 26/11 >> CORTEO STUDENTESCO h 9:30 LARGO CAIROLI –
SPEZZONE UNIVERSITARIO h 9:00 FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE

SARANNO DUE GIORNATE DECISIVE PER IMPORRE LO STOP DEFINITIVO A QUESTA RIFORMA

INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE E DIFFONDERE LA PROTESTA NELLE FACOLTA' E NEI DIPARTIMENTI PER FAR SÌ CHE LA MOBILITAZIONE SIA EFFICACE


CONTRO IL DDL GELMINI, CONTRO IL GOVERNO,
CONTRO I REGALI ALLE BANCHE…
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!

Studenti in mobilitazione permanente!

giovedì 25 novembre 2010

BLOCCHIAMO IL DDL GELMINI

Assemblea pubblica

26 novembre ore 12.30 a Fisica
ritrovo ore 12 nel cortile di Scienze Politiche
[leggi il comunicato di Cittá Studi] [la rivolta degli studenti in Italia]



"Dimissioni!" Questo lo slogan che abbiamo urlato giovedí in corteo, dimissoni di un governo al collasso che con l'ultimo colpo di coda vuole distruggere le basi dell'università pubblica. Oggi dalle 12,30 determinati a esprimere il nostro dissenso siamo partiti in un corteo spontaneo dal politecnico, dove come in altre città avevamo l'intento di portare nelle strande tutta la nostra rabbia e contrarietà a questa riforma. Per tutta risposta le forze del (dis)ordine guidate da Maroni hanno cercato in tutti i modi di reprimere con forza violentissima il dissenso, sporco lavoro che non gli è riuscito, infatti il corteo s'è recato sul tetto della facoltà di fisica in solidarietà ai ricercatori. Il bilancio che ci lascia questa giornata è di 7 student* feriti, la grande partecipazione attiva e consapevole degli universitari e la convinzione comune che il ddl debba essere ritirato. Per questo parteciperemo all'assemblea della conoscenza di domani 25 Novembre alle ore 12,30 nella facoltà di Fisica per decidere le prossime mobilitazioni contro la riforma la cui approvazione alla camera é slittata a martedí 30 novembre. Il governo é sempre piú debole, diamogli una spallata! A partire dall'opposizione a una riforma che elimina di fatto il diritto allo studio con un taglio del 90% alle borse di studio per aprire la strada ai prestiti d'onore, all'innalzamento delle tasse e quindi all'indebitamento degli studenti con le banche. Risolvere i tagli all'universitá facendo indebitare gli studenti, questo il disegno del governo e di confindustria, appoggiato dai baroni. Un ennesimo regalo alle stesse banche responsabili della crisi che sta travolgendo l'Europa, mentre i beni comuni vengono smantellati e a chi sta pagando la crisi vengono chiesti ulteriori sacrifici.
CONTRO IL DDL GELMINI, CONTRO IL GOVERNO,
CONTRO I REGALI ALLE BANCHE…
In mobilitazione permanente!

lunedì 15 novembre 2010

17 novembre ore 8.30 CORTEO STUDENTESCO

ALLA VIGILIA DELLA DISCUSSIONE DEL DDL.....

MERCOLEDì 17 NOVEMBRE

CORTEO STUDENTESCO

ORE 8:30-CORTILE DI SCIENZE POLITICHE

ALTRO CHE EMENDAMENTO,IL DDL VA' RITIRATO!!

[qui l'appello di citta studi]

Il 17 novembre gli studentimedi e universitari di tutta l'Europa scenderanno in piazza nella giornata per il diritto allo studi.Il 18 comincerà la discussione alla Camera del ddl Gelmini di riforma dell' università, che dovrebbe concludersi il 26 con l' approvazione definitiva.

Le linee guida del ddl?

Più privilegi per i baroni, privatizzazioni, ricerca meno finanziata e più precarietà, indebitamento con le banche per gli studenti, meno diritti per i lavoratori. Rimangono i tagli al finanziamento del sistema universitario e alle borse di studio (-90%) decisi nella finanziaria.

Si sa …... c'è crisi e (solo noi) dobbiamo fare sacrifici...

-80% i finanziamenti per le mostre e i musei (pompei ringrazia), l'acqua è già stata privatizzata (decreto Ronchi), gli stipendi degli statali sono stati congelati, gli operai devono lavorare di più con meno diritti, i precari si devono adattare (viva la flessibilità).

Ma i sacrifici non sono richiesti a tutti.


Per le inutili missioni di guerra è previsto 1 miliardo di euro in più, per non parlare dei 15 miliardi di euro che ci costeranno gli F35. Per le banche e la finanza che hanno causato la crisi? Nessun provvedimento. Per gli industriali? Tanti accordi separati, con la benedizione di bonanni e Angeletti.

I possibili scenari?

Chi se lo può permettere potrà pagare le tasse di iscrizione e fare ricerca grazie alle raccomandazioni di papà, magari in campo militare con progetti finanziati da Finmeccanica. Gli altri? Chiederanno prestiti alle banche per una laurea senza la garanzia di un lavoro e di un reddito ma con la certezza di un debito, di tanti stage e di inutili corsi di formazione professionale (gestiti da CL o dalla CISL). Oppure rinunceranno all' università cercando da subito lavoro. L'unico posto sicuro? L'esercito!! 60-70mila euro all'anno per il “peace keeping” all'estero (altro che erasmus).

RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!

SCENDI IN PIAZZA ANCHE TU!!

martedì 9 novembre 2010

YES, WE CONDOM!


lunedí 15 novembre
ore 16.30 aula 3
scienze politiche, via conservatorio 7
inizio campagna "DISTRIBUTORI DI PRESERVATIVI IN FACOLTA' in collaborazione con LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids)

In un paese in cui il sesso invade ogni spazio, dalla televisione delle veline alle campagne mediatiche sui festini, fino ad arrivare alle stanze dei potenti, l'Italia si ritrova ad essere un paese con un'incidenza di HIV medio-alta. Un paese dove, nel 2008, il 45% dei nuovi casi è attribuibile a rapporti eterosessuali non protetti (+30% rispetto al 1990), e dove un sieropositivo su quattro non sa di essere infetto. La Lombardia risulta peraltro la seconda regione per tasso di incidenza. Come può l'università formare ad un modello di sessualità libera, consapevole ed informata sui temi della contraccezione e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili? Discutiamone insieme!
L'università che vogliamo è LAICA

FUORI CONTROLLO - GAYSTATALE - PANORAMIX

FISICA: APERTURA SERALE e ASSEMBLEA PER IL CORTEO DEL 17

Giornata di iniziative, di informazione e lotta contro la riforma Gelmini e i tagli all'istruzione pubblica! Alle 19:30 studenti e collettivi universitari si incontreranno in un momento di discussione per costruire una partecipazione comune alla giornata di mobilitazione del 17 novembre .

Giovedì 11 novembre dalle h 17

INIZIATIVE A APERTURA SERALE A FISICA, via Celoria 16

…per informarci, protestare, socializzare…

>> parleremo della ricerca universitaria e del legame con le aziende, di lavoro precario, delle prossime mobilitazioni <<

E per tutta la serata…

CONCERTO JAZZ LIVE (a seguire jam session, porta il tuo strumento!), CALDARROSTE & VINBRULE’

h 17 aula B >> ASSEMBLEA con professori e ricercatori: Ricerca universitaria e privati

(*E. Del Giudice: “storia del rapporto tra ricerca e mondo produttivo”; *N. Ludwig: “la ricerca universitaria e i fondi privati oggi”; *R. Confalonieri: “come continuare la ricerca di base senza fondi, la ripartizione dei fondi tra gruppi di ricerca”)

h 19:30 >> assemblea interfacoltà verso la mobilitazione del 17 novembre (con intervento di una delegazione dai Paesi Baschi)

h 21 >> tavola rotonda “giovani e lavoro precario: qual è il nostro futuro lavorativo tra call-centers, tirocini e precarizzazione dei ricercatori?” con DIVERSAMENTE STRUTTURATI e INTELLIGENCE PRECARIA

h 22:30 >> proiezione di “V per Vendetta”

Studenti di fisica e Collettivo CittàStudi

[volantino dell'iniziativa in b/n; news sulla situazione universitaria]
Materiali: volantone sulla situazione universitaria, appello alla mobilitazione da fisica occupata (15/10), sul processo di Bologna, “Università? Dignità!“, appello degli studenti di Rennes .