martedì 22 dicembre 2009

trovati i fondi per i rettori....

"VI DIAMO 400 milioni E VOI APPOGGIATE LA RIFORMA"

Questo pomeriggio il Senato ha approvato in via definitiva la legge finanziaria per il 2010. Dalle risorse dello scudo fiscale sono destinati 400 milioni per l'incremento della dotazione finanziaria del fondo per il finanziamento (FFO) delle università nel 2010. Il taglio al FFO per il 2010 sarà quindi di €363 milioni invece che di 763 milioni (l. 133/2008 e dl 93/2008).

Un parziale successo per il presidente dell Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), nonché Rettore della Statale. Un anno di infaticabile impegno presso il Ministero dell'Istruzione e quello dell'Economia, volto a ottenere la cancellazione dei tagli al FFO, ha portato alla parziale riduzione del taglio previsto per l'anno 2010 e, quindi, alla posticipazione del fallimento economico del sistema univesitario italiano.

In cambio il magnifico Decleva appoggerà la riforma dell'Università, il cui disegno di legge é stato approvato lo scorso 28 ottobre dal Consiglio dei Ministri e si trova ora all'esame della Commissione del Senato. Questo appare abbastanza evidente dal suo commento al ddl di riforma: "Un'occasione fondamentale e per molti versi irripetibile per chi ha davvero a cuore il recupero e il rilancio dell'università italiana [..] Il giudizio positivo é sul testo della legge, ma l'aspetto veramente condizionante é quello delle risorse".

Dei fondi per il diritto allo studio di cui parlava il dl 180/2008 ancora nessuna notizia.... i Rettori intanto riusciranno a far quadrare i conti per un altro anno tagliando i servizi agli studenti, i fondi per la ricerca e la didattica.


leggi l'intervista a Decleva del 29 ottobre 2008
leggi il ddl di riforma dell'Università ora all'esame dalla Commissione del Senato
leggi il testo della finanziaria approvata definitivamente in Senato (FFO a p. 121)

giovedì 17 dicembre 2009

Cdf del 17 dicembre 2009

BLOCCATO IL COLPO DI MANO DEL PRESIDE

Durante la scorsa Commissione Didattica (10 dicembre) si è discussa la riorganizzazione dei periodi di svolgimento dei corsi e degli esami. La discussione è stata molto vivace e non si è giunti a una soluzione condivisa. Noi abbiamo espresso le posizioni emerse dall'Assemblea Studentesca del 9 dicembre.

Nella seduta odierna del Consiglio di Facoltà il Preside ha cercato di mettere ai voti una sua proposta di calendarizzazione degli appelli che teneva in considerazione solo in parte le esigenze degli studenti. Tale proposta non è stata resa pubblica prima del Cdf, come dovrebbe accadere. Nonostante ciò ha cercato comunque di metterla ai voti.

Abbiamo, quindi, suggerito che la questione fosse rinviata al Cdf di gennaio. Dopo un lungo dibattito abbiamo chiesto di mettere ai voti il rinvio della questione. Il Preside si è visto così costretto a rinviare lui stesso la votazione della sua proposta al Cdf del 14 gennaio per evitare che il rinvio fosse messo ai voti.

Invitiamo pertanto tutti gli studenti a inviarci suggerimenti e segnalazioni a partire dalla nostra proposta di calendarizzazione degli esami, scrivendoci all'indirizzo fuoricontrollo.spo@gmail.com


- Leggi le proposte presentate dal Preside alla Commissione Didattica del 15 ottobre

- Scarica qui la nostra proposta di calendarizzazione degli esami

martedì 1 dicembre 2009

Tagli, razionalizzazioni e agli studenti nessuna voce…

Riprendiamoci il nostro spazio!

Assemblea studentesca

sulla riorganizzazione della didattica e degli esami

Mercoledì 9 dicembre, ore 12:30, aula 25

Facoltà di Scienze Politiche

Il 10 dicembre la commissione didattica discuterà la riorganizzazione dei corsi di studio e delle sessioni d’esame.

Perché?

A tutti è nota la cronica carenza di spazi per gli studenti. Come se non bastasse, alla continua crescita delle iscrizioni a Scienze Politiche non corrsiponde una maggiore disponibilità di spazi utilizzabili per svolgere le lezioni e sostenere gli esami. Già dal prossimo trimestre non ci saranno fisicamente abbastanza aule per tenere i corsi.

Perché l’Ateneo non mette a disposizione più spazi?

A causa dei tagli previsti dalla legge 133 /2008, nel 2010 la statale riceverà 60 milioni in meno di fondi rispetto al 2009 (-21%). Per il 2010 si prevede il bilancio in passivo di 33 milioni, che diventeranno 38 nel 2011. L'amministrazione sta già cercando di aprire un mutuo per pagare gli stipendi. Inoltre, due immobili saranno presto messi in vendita e di un terzo verrà disdetto il contratto di affitto. Con che soldi potenziare il diritto allo studio?

Quali sono le proposte della presidenza per far fronte alla carenza di spazi?

A) L’introduzione di numeri programmati sugli accessi;

B) Lo spostamento definitivo di uno o più corsi di studio fuori dalla facoltà (come presso la sede di Sesto San Giovanni);

C) L’apertura fino alle 22:30 della facoltà per tre giorni alla settimana per prolungare le lezioni in fascia serale;

D) La riorganizzazione dei corsi in modo tale da permettere due settimane di pausa tra un trimestre e l’altro in cui verranno effettuati gli esami. Gli esami si potranno tenere solo nei seguenti periodi: due settimane a dicembre; due settimane tra fine marzo e inizio aprile; 5 settimane tra fine giugno e fine luglio; due settimane iniziali di settembre. Gli altri appelli (il minimo è 6 all’anno) potranno essere collocati solo il giovedì e venerdì pomeriggio e il sabato mattina.

Quali sono invece le proposte degli studenti?

Discutiamone insieme mercoledì 9 dicembre alle 12:30 in aula 25

Fuori Controllo,

a garanzia degli studenti.

fuoricontrollo.spo@gmail.com

quale diritto allo studio?

MOBILITAZIONI CONTRO LA CHIUSURA DELLA MENSA DI CITTA' STUDI


- 673 milioni di euro. Questo é il taglio del finanziamento pubblico alle universitá per l'anno 2010. Questa é la cifra dell'operato Gelmini-Tremonti.

Le ripercussioni sulle universitá? Impossibilitá di pagare gli stipendi e ridimensionamento del giá risibile diritto allo studio.

Il Politecnico di Milano, che secondo il ministero é la terza universitá piú virtuosa d'Italia, ha deciso la chiusura della mensa di via Golgi la cui gestione é in appalto a un'azienda privata. Si tratta di una delle sole due mense di Cittá Studi che offre il servizio di ristorazione agli studenti sia del Politecnico che della Statale.

I lavoratori della mensa e gli studenti del collettivo di Cittá Studi hanno dato vita al comitato “Giú le mani dalla mensa” per difendere il posto di lavoro dei primi e il diritto allo studio degli studenti. Sono tre le richieste avanzate dal Comitato al CdA del Politecnico: la revoca della chiusura, il riconoscimento del valore e dell'importanza del servizio e il coinvolgimento della Regione e della Statale. Il corteo del 17 novembre e l'occupazione del rettorato del Politecnico del 24 novembre hanno portato alla posticipazione della chiusura al 31 luglio 2010.

Il comitato ha deciso di continuare la mobilitazione. Giovedí 10 dicembre la mensa di via Golgi ospiterá una serie di iniziative che si articoleranno fino a tarda sera seguendo un filo logico: la difesa dei beni comuni, dalla mensa all'acqua, dall'istruzione al diritto allo studio.

leggi il programma di giovedí 10 dicembre


guarda il blog del Comitato "Giú le mani dalla mensa"

leggi le rivendicazioni del Comitato presentate al CdA del Politecnico il 24 novembre

leggi lo speciale di Sottotraccia "Merito e diritto allo studio"