LUNEDI' 25 OTTOBRE ore 16.00 in cortile
a seguire aperitivo con dj set
contro i tagli all'università e alla ricerca, contro i privilegi baronali e gli appetiti di Confindustria
NON STIAMO A GUARDARE....
E' IN GIOCO IL NOSTRO FUTURO... LA NOSTRA LIBERTA'!
Questa settimana nella nostra Facoltà ci sono state due assemblee. La prima mercoledí 20: piú di 150 studenti, lavoratori e ricercatori riuniti in assemblea. Non vogliono il ddl, non sopportano i privilegi baronali, non vogliono ancora piú tasse e l'indebitamento degli studenti per coprire i tagli, non vogliono la morte della ricerca, l'attacco ai salari e ai diritti dei lavoratori, non vogliono che i privati entrino in CdA per fare i loro interessi coi soldi pubblici. La seconda giovedí 21: stessa aula, quasi deserta. Un Consiglio di Facoltà aperto che abbiamo ottenuto la settimana precedente. Ai pochissimi docenti che si sono degnati di presentarsi abbiamo chiesto (leggi il documento) se fossero d'accordo con quanto emerso durante l'assemblea del giorno precedente. Insomma: "siete dalla parte degli studenti e dei lavoratori o del Rettore e del governo?". Anche altri studenti hanno invitato i docenti a esprimersi: "fatevi coraggio, docenti e studenti devono rimanere uniti e lottare insieme". Nessun docente si é degnato di rispondere. Alla fine il Preside ha dato una risposta che lo invitiamo a trascrivere e a inviare a tutti gli studenti. Nell'attesa ne riportiamo qualche passo saliente, peraltro applaudito da molti "rappresentanti" degli studenti:
"L'attuale governo inglese sta pensando di raddoppiare le tasse universitarie [..] Il governo italiano non ha il coraggio di praticare il modello inglese [...] Non vedo altre alterntive. [..] Le tasse che pagate sono basse".
[gli studenti della Statale pagano tasse fuori legge, aumentate del 43% tra il 2005 e il 2010. Gli studenti inglesi si laureano con in media £18.000 di debiti con le banche]
"Il rappresentante dei lavoratori si é lamentato per il congelamento dei salari del pubblico impiego. Anche i docenti vedono ridotti i loro stipendi, ma non sono scesi in piazza".
Non é difficile tracciare il bilancio di questa intensa settimana a Scienze Politiche: da una parte gli studenti e i lavoratori, che stanno pagando la crisi di questa università (e non solo), hanno iniziato a mobilitarsi. Dall'altra la corporazione docente che non si degna nemmeno di dialogare coi primi, perché tanto durante la sessione di bilancio spunterà qualche soldo per riiniziare a fare i concorsi e perché, in fin dei conti, il ddl Gelmini rafforza il loro potere all'interno degli atenei. Intanto nella legge finanziaria per il 2011, oltre a non esserci traccia di un singolo provvedimento che colpisca le banche e la finanza (responsabili della crisi), rimangono intatti i tagli all'università (salvo forse 200-300 milioni su un taglio di 1.8 miliardi per il 2011) e alla scuola. Il motivo? E' necessario sistemare i conti pubblici. Tuttavia é previsto 1 miliardo di euro in più per finanziare le missioni militari.
Riteniamo necessario convocare una nuova assemblea per lunedí 25 ottobre 2010 alle ore 16.00 nel cortile della Facoltá. Un'assemblea durante la quale discutere di quali iniziative intraprendere, di quali posizioni assumere. Invitiamo tutti gli studenti e le studentesse a parteciparvi e a spargere la voce tra i compagni di corso, nei cortili e nei corridoi della Facoltà...
sono in gioco il futuro e la libertá della nostra generazione. Non possiamo stare a guardare!
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