Da una settimana é partita la campagna referendaria l'"Acqua non si vende" per la ripubblicizzazione dell’acqua. La privatizzazione del servizio idrico é stata resa obbligatoria lo scorso novembre dal decreto legge Ronchi: entro la fine del 2015 la quota di partecipazione pubblica dovrà rientrare al di sotto del tetto del 30%. Si tratta dell'ennesimo attacco ai beni comuni, all'interno di un quadro di progressiva dismissione statale dal welfare state, di tagli all'istruzione e alla ricerca, di deregolamentazione del mercato del lavoro e di riorganizzazione delle istituzioni che gesticono beni e servizi collettivi in un ottica privatistica.
Nella sola giornata del 25 aprile sono state raccolte 100.000 firme, ma la strada é ancora lunga e necessita dell'impegno di tutti e di tutte per interrompere la s-vendita di un altro bene comune ai privati. Anche alla Statale di Milano le realtá universitarie si stanno organizzando per sostenere la campagna referendaria. Per aiutarci attivamente nella promozione della campagna scrivici a fuoricontrollo.spo@gmail.com
A Scienze Politiche abbiamo organizzato una settimana di iniziative in difesa dei beni comuni che terminerá la notte del 12 maggio con una festa universitaria all'interno della quale ci sará lo spettacolo teatrale H2Oro (alla sua 250esima replica) e la raccolta firme per il referendum.Ti segnaliamo in particolare i seguenti appuntamenti:
6 maggio ore 14.30 aula 20
assemblea pubblica sulla privatizzazione dell'acqua
CON L'ACQUA NON SI SCHERZA
intervengono:
collettivo chaosmos
Comitato Acqua Pubblica
12 maggio FESTA "ACQUA, BENE COMUNE!"
dalle 19:
aperitivo con buffet
stand delle realtá per la difesa dei beni comuni e contro le privatizzazioni
raccolta firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell'acqua
dalle 21:
spettacolo teatrale H2Oro-L'acqua un diritto dell'umanitá
dalle 23:
dj set trash
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