martedì 8 marzo 2011

Continuano a Scienze Politiche i laboratori di autoformazione, organizzati dagli studenti per gli studenti. Ti invitiamo a partecipare al prossimo laboratorio, che si svolgerà tra le Università di Milano, Pavia e Trento. Il filo conduttore dei seminari proposti é "lo stato d'eccezione", categoria elaborata da Carl Schmitt e ripresa dal filosofo italiano Giorgio Agamben, e che riteniamo imprescindibile per poter guardare con occhio critico alle rivolte del Maghreb ma anche agli ultimi sviluppi di politica interna.

"Stato d'eccezione, costruzione delle emergenze. Dalla teoria alle pratiche di resistenza"

Primo incontro a Scienze Politiche (via conservatorio 7, Milano _ MM1 San Babila):

mercoledì 16 marzo ore 16.30 aula 13


"Lo stato di eccezione è il dispositivo che deve, in ultima istanza, articolare e tenere insieme i due aspetti della macchina giuridico-politica, istituendo una soglia di indecidibilità fra anomia e nomos, fra vita e diritto, fra auctoritas e potestas. Esso si fonda sulla finzione essenziale per cui l’anomia – nella forma dell’ auctiritas, della legge vivente o della forza-di-legge – è ancora in relazione con l’ordine giuridico e il potere di sospendere la norma è in presa immediata sulla vita. Finché i due elementi permangono correlati, ma concettualmente, temporalmente e soggettivamente distinti – come nella Roma repubblicana nella contrapposizione fra senato e popolo o nell’Europa medievale in quella fra potere spirituale e potere temporale -, la loro dialettica – ancorché fondata su una finzione – può tuttavia in qualche modo funzionare. Ma quando essi tendono a coincidere in una sola persona, quando lo stato d’eccezione, in cui essi si legano e si indeterminano, diventa la regola, allora il sistema giuridico-politico si trasforma in una macchina letale" Giorgio Agamben, Stato di eccezione

Non viviamo nella Germania di Weimar o nell'Egitto di Mubarak. Ma certamente c'è poco di “normale” , nella società in cui viviamo. La gestione del post-sisma in Abruzzo o del ciclo dei rifiuti in Campania, la trasformazione delle migrazioni in emergenze da affrontare con campi di internamento, la costruzione di grandi opere, dalla TAV all'Expo, l'impiego dell'esercito nelle strade, il G8 di Genova, l'interiorizzazione del nemico, dal terrorista all'ultrà: tutte queste situazioni alludono a una sospensione dello stato di diritto. L'analisi della categoria di "stato di eccezione" può dunque contribuire ad inquadrare meglio i contesti e le forme della gestione delle emergenze.

Per maggiori informazioni, per iscriverti al laboratorio, per avere il calendario degli incontri e per conoscere le tematiche affrontate, scrivici a
fuoricontrollo.spo@gmail.com

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