DELLE VOSTRE POLITICHE SOCIALI E DELLE VOSTRE RIFORME UNIVERSITARIE...NOI NON CI FIDIAMO! MANDIAMOLI TUTTI A CASA!
>> ORE 10:00 Largo Cairoli corteo studentesco cittadino, spezzone universitario
domenica 12 dicembre 2010
Governo: Noi brutti, sporchi e cattivi, veniamo dal basso come un gancio al mento mentre tu ridi
Il 14 dicembre, giorno della sfiducia al governo, venendo a coincidere con il giorno in cui sarà calendarizzata la votazione finale del DDL Gelmini, rappresenta un’opportunità per tutti i movimenti e i soggetti auto-organizzati che portano avanti lotte reali in questo Paese, per condividere una piazza che, facendo uscire dalla solitudine, possa dare voce a tutti, per abbattere un sistema che non ha più nulla da dire, in grado solo di produrre crisi e sfruttamento e per ribadire che manganelli e repressione non ci fermeranno.
Bisogna inoltre sottolineare che non ci accontenteremo di constatare l´eventuale decesso del governo agonizzante, soprattutto perché, prevedibilmente, esso sarà causato da trame di palazzo e semplici cambi al vertice. Noi vogliamo anche avvertire i futuri governi e governanti che non arretreremo di un passo, che rivolta sarà anche domani, nonostante i cambi di colore politico di sorta.
A Milano vogliamo costruire una giornata che, come in tutta Italia ed Europa, rappresenti i conflitti sociali:
Mattina: corteo studentesco che partirà da Largo Cairoli alle ore 10
Pomeriggio: concentramento in Piazza San Babila alle ore 17.30 con tutte le realtà in lotta che si vorranno auto-organizzare per esprimere il proprio conflitto dal basso.
Assemblea Universitaria Milano
mercoledì 8 dicembre 2010
Appello verso il 14 dicembre ed oltre!
Siamo gli studenti universitari che si sono resi protagonisti delle mobilitazioni e delle azioni di blocco che in queste ultime settimane si sono portate avanti nella nostra città, a Milano, come nel resto del Paese. Abbiamo bloccato i nodi nevralgici delle città, nonché i luoghi in cui quotidianamente lavoriamo, viviamo e studiamo, sfidando un Governo che sa rispondere unicamente con la forza militare ad ogni forma di critica. In quanto studenti in crisi siamo, infatti, già perfettamente inseriti nel ciclo produttivo, svolgendo quasi sempre lavori precari. Questo preambolo sul nostro essere sociale, che si manifesta nel binomio studente-lavoratore, è il punto da cui partiamo per l´analisi del particolare contesto socio-economico che vive l´Italia, sullo sfondo della crisi capitalistica globale. La nostra vuole essere una riflessione che parli ai movimenti sociali, superando gli steccati delle lotte specifiche e delle separazioni in compartimenti separati, ma anche a tutti i cittadini che come noi sentono la necessità di opporsi ai singoli provvedimenti varati da questo governo e dai suoi mandanti, Confindustria e vari gruppi di potere, ed al filo comune che li lega.
Gli effetti, gli obiettivi, gli interessi, che stanno dietro il DDL Gelmini che contestiamo, l´attacco ai beni comuni (acqua, lavoro, territorio, ambiente) rispondono tutti alla filosofia neo-liberista che, nonostante l´avvicendarsi dei governi, si è affermata negli ultimi vent´anni. Il loro progetto di società, diventato realtà, che viviamo quotidianamente, e non abbiamo bisogno dei rapporti Censis per capirlo, è di una guerra tra poveri innescata dalla destra di governo. Una destra al tempo stesso legalitaria e anticostituzionale che, da un lato, promuove xenofobia e criminalizzazione dei migranti, come di tutti quei soggetti che si oppongono ai disegni di questo governo senza lasciarsi incantare da veline e Bunga- Bunga, dall´altro, favorisce l´apertura di sedi ai fascisti del terzo millennio: coronando il disegno organico di fascistizzazione sociale e istituzionale .
La sistematica criminalizzazione della protesta e della ribellione legittima la repressione lasciando irrisolti i nodi politici sollevati dai movimenti. Quando al dissenso si risponde con gli apparati repressivi (magistratura nei tribunali, polizia nelle piazze e nelle universitá), significa che il governo, ma anche i Rettori, si rifiutano di affrontare le rivendicazioni di cambiamento dal basso per mantenere le loro posizioni di rendita. Le cariche contro i cortei studenteschi di queste settimane e gli sgomberi degli spazi occupati sono l’altra faccia delle dichiarazioni del ministro Gelmini (“appoggiate la riforma dell’università, non fatevi strumentalizzare dai baroni e dai centri sociali!”) e del barone Decleva, il Rettore della Statale presidente dei rettori di tutta Italia (“Soddisfatto per l’approvazione del ddl alla Camera!”). Ma c’è un’altra storia, raccontata dalle decine di migliaia di studenti che il 30 novembre hanno bloccato il Paese per bloccare la Riforma, vissuta nelle scuole in occupazione e in autogestione, nelle occupazioni delle Facoltà... una storia che vive nelle passioni e nei sentimenti di rivolta di questa generazione e di quelle venute prima, grazie a una memoria sempre viva, che nemmeno la violenza e le menzogne di Stato sulle stragi di P.zza Fontana e di P.zza della Loggia sono riuscite a spezzare…
Se l´intelligenza del potere lavora per dividerci, da L´Aquila a Terzigno, dalla Val di Susa allo Stretto di Messina, dalle scuole ai luoghi di lavoro, dobbiamo essere tutti determinati ed uniti nel mandare a casa politici e affaristi che ogni giorno promuovono e cercano di rafforzare un sistema di cui sono parte integrante che tende unicamente a riprodursi e a riprodurre privilegi, disuguaglianze e ingiustizie. Per tutte queste considerazioni, pensiamo che il 14 dicembre, giorno in cui sarà calendarizzata la votazione finale del DDL Gelmini, venendo a coincidere con il giorno della sfiducia al governo, sia una opportunità per tutti i movimenti, i soggetti auto-organizzati che portano avanti lotte reali in questo Paese, per unirsi alla rivolta uscendo dalla solitudine, per abbattere un sistema che non ha più nulla da dire, che è in grado solo di produrre crisi e sfruttamento, e per ribadire che manganelli e repressione non ci fermeranno.
Per raggiungere questo obiettivo sicuramente ambizioso, sappiamo che non serve a niente un documento di analisi, per quanto importante, se la sfida di trasformarlo in uno strumento di riflessione e al contempo di lotta, non viene raccolta da coloro ai quali è rivolto.
Bisogna inoltre sottolineare che noi non ci accontenteremo, il 14 dicembre, di constatare l´eventuale decesso del governo agonizzante, soprattutto perché prevedibilmente esso sarà causato da trame di palazzo e semplici cambi al vertice. Noi vogliamo anche avvertire i futuri governi e governanti che non arretreremo di un passo, che rivolta sarà anche domani se, nonostante i cambi di colore politico di sorta, le politiche varate saranno espressione dello stesso blocco sociale e accetteranno supinamente le privatizzazioni, la precarietà, la militarizzazione della vita pubblica, le inutili missioni di guerra all’estero, i lager di stato e i respingimenti, come "naturale spirito del tempo". Perché, oltre alle nostre, le mobilitazioni nel resto dell´Europa ce lo insegnano: quando c´è la rabbia, la consapevolezza di essere nel giusto e la determinazione di vincere dei soggetti sociali reali, l´intelligenza collettiva diventa sciopero materiale senza bisogno che nessun sindacato lo indica.
Da Milano lanciamo il sasso nello stagno, sta a tutti noi, ovunque, diventare onde...
la crisi ci unisce, la rabbia anche...verso il 14 ed oltre!
Assemblea Universitaria Milano
>>VENERDI 10 DIC, ORE 16:30, ATRIO AULA MAGNA, VIA FESTA DEL PERDONO
Invitiamo tutti gli studenti delle facoltà milanesi in mobilitazione, i collettivi, i ricercatori precari, i lavoratori dell'università ed i soggetti interessati a costruire un'ampia mobilitazione per la giornata di martedì 14/12 ad un'assemblea pubblica per la valutazione di queste settimane di mobilitazione e per organizzare collettivamente le prossime tappe di lotta spargiamo la voce in facoltà e in rete!
>>SABATO 11 DIC, ORE 15:00, CONCENTRAMENTO PORTA VENEZIA
CONTRO I FASCISMI DI IERI E DI OGGI!
Per ricordare la strage fascista e di stato di Piazza Fontana, per non dimenticare l'assassinio di Giuseppe Pinelli!
martedì 30 novembre 2010
CORTEO SELVAGGIO DA SCIENZE POLITICHE OCCUPATA . BLOCCHIAMO IL DDL GELMINI!

Mentre alla Camera è in discussione l'approvazione del DDL Gelmini, le centinaia di migliaia di studenti che non si sono fatti strumentalizzare dalla Gelmini, dai baroni e da Confindustria, continueranno a bloccare le città di tutta Italia, fino a quando non sarà bloccato il DDL Gelmini, e le mobilitazioni continueranno fino a quando questo governo delle menzogne e del non fare non se ne andrà a casa.
Questa è la risposta degli studenti a un ddl Gelmini che elimina di fatto il diritto allo studio con un taglio del 90% alle borse di studio per aprire la strada ai prestiti d'onore, all'innalzamento delle tasse e quindi all'indebitamento degli studenti con le banche. Risolvere i tagli all'universitá facendo indebitare gli studenti è disegno del governo e di confindustria, appoggiato dai baroni. Un ennesimo regalo alle stesse banche responsabili della crisi che sta travolgendo l'Europa, mentre i beni comuni vengono smantellati e, a chi sta pagando la crisi, vengono chiesti ulteriori sacrifici.
Guarda le foto del picchetto (1-1) (2-2)
Guarda le foto del corteo universitario (1-1) (2-2) (3-3)
[Condividi su FB le foto della due giorni di mobilitazione 29 e 30 novembre]
[Leggi l'appello alla mobilitazione degli studenti universitari e dei ricercatori milanesi - 28 novembre]
[Leggi il comunicato da Scienze Politiche occupata- 29 novembre]
lunedì 29 novembre 2010
SCIENZE POLITICHE OCCUPATA! BLOCCHIAMO IL DDL GELMINI!
h 21:00 SERATA UNIVERSITARIA a Scienze Politiche!
PERFORMANCE DI ARTISTI E TEATRANTI
CENA SOCIALE
DJ SET
MARTEDI' 29/11 >> CORTEO STUDENTESCO!
CONCENTRAMENTO UNIVERSITARI
h. 8.30 a SCIENZE POLITICHE
(via mascagni angolo via conservatorio MM1 San Babila)
IL COMUNICATO DA SCIENZE POLITICHE OCCUPATA
Il corteo partecipato di questo pomeriggio, che ha visto assieme in piazza studenti medi, universitari e ricercatori, è appena arrivato alla Facoltà occupata di Scienze Politiche.
BLOCCHIAMO IL DDL GELMINI! UNIVERSITARI IN MOBILITAZIONE
h 15:00 PRESIDIO di ricercatori e universitari in p.zza San Babila e CORTEO
h 19:00 intervento di RENATO SARTI a Scienze Politiche
h 20:00 assemblea degli universitari per il corteo di martedì 30
h 21:00 SERATA UNIVERSITARIA a Scienze Politiche!
PERFORMANCE DI ARTISTI E TEATRANTI
CENA SOCIALE
DJ SET
MARTEDI' 29/11 >> CORTEO STUDENTESCO!
CONCENTRAMENTO UNIVERSITARI
h. 9.00 a SCIENZE POLITICHE
(via mascagni angolo via conservatorio MM1 San Babila)

Appello degli universitari per le mobilitazioni di lunedì 29 e martedì 30 novembre
Le giornate di intense proteste in tutta Italia (24 e 25 novembre), segnate dalle manifestazioni, dalla fantasia degli studenti e dalla violenza della celere, nonché i pasticci della maggioranza, hanno imposto un nuovo rinvio per il voto alla Camera sul ddl Gelmini, previsto ora per martedì 30 novembre.
In questi giorni abbiamo dimostrato la volontà di opporci ad un governo che distrugge l'università pubblica e la ricerca e che è incapace di dare risposte reali ad una crisi economica, abbiamo rivendicato le azioni di protesta e l'espressione del dissenso resistendo alle cariche violente delle forze del (dis)ordine guidate dal ministro degli Interni Maroni. Siamo in mobilitazione permanente e non abbiamo paura di tornare nelle piazze nelle giornate di lunedì e martedì per bloccare definitivamente questo ddl.
La cara ministra dell'Istruzione Maria Stella Gelmini ci invita a leggere "con attenzione e senza pregiudizio" questo disegno di legge che "mette al centro gli interessi degli studenti e il diritto allo studio" e che "introduce finalmente un sistema di valutazione oggettivo che premia il merito e favorisce la qualità della ricerca"... noi rispondiamo che forse è lei a doverlo leggere!
La cosidetta “riforma” infatti prevede solo l'aumento del potere dei baroni grazie ad una struttura centralistica di governance, mentre scompaiono i contratti a tempo indeterminato per i ricercatori e viene ulteriormente aggravata la posizione degli attuali ricercatori precari in quanto è prevista la cumulabilità degli assegni di ricerca.
Non dice nulla riguardo il personale tecnico-amministrativo, ma prevede l'accorpamento dei dipartimenti con la conseguenza che gli eventuali trasferimenti dei lavoratori saranno decisi in ogni ateneo dai baroni.
Spalanca le porte a imprenditori, politici e banchieri, permettendo loro di far parte dei Consigli di Amministrazione e cioè di amministrare soldi pubblici per interessi privati senza rischiare un euro.
Elimina di fatto il diritto allo studio con un taglio del 90% alle borse di studio per aprire la strada ai prestiti d'onore, all'innalzamento delle tasse e quindi all'indebitamento degli studenti con le banche. Risolvere i tagli all'universitá facendo indebitare gli studenti, questo il disegno del governo e di confindustria, appoggiato dai baroni. Un ennesimo regalo alle stesse banche responsabili della crisi che sta travolgendo l'Europa, mentre i beni comuni vengono smantellati e, a chi sta pagando la crisi, vengono chiesti ulteriori sacrifici.
All'invito della nostra Ministra Gelmini di “aprire un dialogo costruttivo” rispondiamo che l'unico dialogo possibile è quello che parta dall'ascolto degli interessi e dei bisogni reali degli studenti, dei ricercatori, dei ricercatori precari e di tutti i lavoratori della conoscenza: vogliamo tasse equilibrate, non fuorilegge, e adeguate borse di studio (con conseguente eliminazione del debito studentesco), vogliamo finanziamento alla ricerca perchè questo significa qualità della didattica e non più frammmentazione del sapere e mera accumulazione nozionistica, vogliamo contrastare i privilegi e il potere dei baroni e vogliamo sicurezza e stabilità per tutti i lavoratori della conoscenza, non vogliamo un'università basata su una falsa meritocrazia, ma la vogliamo fondata sulla condivisione dei saperi!
SARANNO DUE GIORNATE DECISIVE PER IMPORRE LO STOP DEFINITIVO A QUESTA RIFORMA
INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE E DIFFONDERE LA PROTESTA NELLE FACOLTA' E NEI DIPARTIMENTI PER FAR SÌ CHE LA MOBILITAZIONE SIA EFFICACE
CONTRO IL DDL GELMINI, CONTRO IL GOVERNO,
CONTRO I REGALI ALLE BANCHE…
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!
Studenti in mobilitazione permanente!
domenica 28 novembre 2010
Le giornate di intense proteste in tutta Italia (24 e 25 novembre), segnate dalle manifestazioni, dalla fantasia degli studenti e dalla violenza della celere, nonché i pasticci della maggioranza, hanno imposto un nuovo rinvio per il voto alla Camera sul ddl Gelmini, previsto ora per martedì 30 novembre.
In questi giorni abbiamo dimostrato la volontà di opporci ad un governo che distrugge l'università pubblica e la ricerca e che è incapace di dare risposte reali ad una crisi economica, abbiamo rivendicato le azioni di protesta e l'espressione del dissenso resistendo alle cariche violente delle forze del (dis)ordine guidate dal ministro degli Interni Maroni. Siamo in mobilitazione permanente e non abbiamo paura di tornare nelle piazze nelle giornate di lunedì e martedì per bloccare definitivamente questo ddl.
La cara ministra dell'Istruzione Maria Stella Gelmini ci invita a leggere "con attenzione e senza pregiudizio" questo disegno di legge che "mette al centro gli interessi degli studenti e il diritto allo studio" e che "introduce finalmente un sistema di valutazione oggettivo che premia il merito e favorisce la qualità della ricerca"... noi rispondiamo che forse è lei a doverlo leggere!
La cosidetta “riforma” infatti prevede solo l'aumento del potere dei baroni grazie ad una struttura centralistica di governance, mentre scompaiono i contratti a tempo indeterminato per i ricercatori e viene ulteriormente aggravata la posizione degli attuali ricercatori precari in quanto è prevista la cumulabilità degli assegni di ricerca.
Non dice nulla riguardo il personale tecnico-amministrativo, ma prevede l'accorpamento dei dipartimenti con la conseguenza che gli eventuali trasferimenti dei lavoratori saranno decisi in ogni ateneo dai baroni.
Spalanca le porte a imprenditori, politici e banchieri, permettendo loro di far parte dei Consigli di Amministrazione e cioè di amministrare soldi pubblici per interessi privati senza rischiare un euro.
Elimina di fatto il diritto allo studio con un taglio del 90% alle borse di studio per aprire la strada ai prestiti d'onore, all'innalzamento delle tasse e quindi all'indebitamento degli studenti con le banche. Risolvere i tagli all'universitá facendo indebitare gli studenti, questo il disegno del governo e di confindustria, appoggiato dai baroni. Un ennesimo regalo alle stesse banche responsabili della crisi che sta travolgendo l'Europa, mentre i beni comuni vengono smantellati e, a chi sta pagando la crisi, vengono chiesti ulteriori sacrifici.
All'invito della nostra Ministra Gelmini di “aprire un dialogo costruttivo” rispondiamo che l'unico dialogo possibile è quello che parta dall'ascolto degli interessi e dei bisogni reali degli studenti, dei ricercatori, dei ricercatori precari e di tutti i lavoratori della conoscenza: vogliamo tasse equilibrate, non fuorilegge, e adeguate borse di studio (con conseguente eliminazione del debito studentesco), vogliamo finanziamento alla ricerca perchè questo significa qualità della didattica e non più frammmentazione del sapere e mera accumulazione nozionistica, vogliamo contrastare i privilegi e il potere dei baroni e vogliamo sicurezza e stabilità per tutti i lavoratori della conoscenza, non vogliamo un'università basata su una falsa meritocrazia, ma la vogliamo fondata sulla condivisione dei saperi!
LUNEDI' 25/11 >> mattino iniziative dislocate in ogni facoltà.
A Scienze Politiche assemblea aperta sulla "riforma" e sulle mobilitazioni alle h 12.30 in cortile.
>> pomeriggio
h 15:00 PRESIDIO in p.zza San Babila per poi partire in corteo
h 19:00 performance RENATO SARTI
h 21:00 SERATA UNIVERSITARIA vs RIFORMA a Scienze Politiche!
Initiamo tutti gli studenti, gli artisti, i musicisti e i teatranti a partecipare
MARTEDI' 26/11 >> CORTEO STUDENTESCO h 9:30 LARGO CAIROLI –
SPEZZONE UNIVERSITARIO h 9:00 FACOLTA' DI SCIENZE POLITICHE
SARANNO DUE GIORNATE DECISIVE PER IMPORRE LO STOP DEFINITIVO A QUESTA RIFORMA
INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARE E DIFFONDERE LA PROTESTA NELLE FACOLTA' E NEI DIPARTIMENTI PER FAR SÌ CHE LA MOBILITAZIONE SIA EFFICACE
CONTRO IL DDL GELMINI, CONTRO IL GOVERNO,
CONTRO I REGALI ALLE BANCHE…
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!
Studenti in mobilitazione permanente!
giovedì 25 novembre 2010
BLOCCHIAMO IL DDL GELMINI
ritrovo ore 12 nel cortile di Scienze Politiche
[leggi il comunicato di Cittá Studi] [la rivolta degli studenti in Italia]

CONTRO I REGALI ALLE BANCHE…
In mobilitazione permanente!
lunedì 15 novembre 2010
17 novembre ore 8.30 CORTEO STUDENTESCO
ALLA VIGILIA DELLA DISCUSSIONE DEL DDL.....
MERCOLEDì 17 NOVEMBRE
CORTEO STUDENTESCO
ORE 8:30-CORTILE DI SCIENZE POLITICHE
ALTRO CHE EMENDAMENTO,IL DDL VA' RITIRATO!!
[qui l'appello di citta studi]
Il 17 novembre gli studentimedi e universitari di tutta l'Europa scenderanno in piazza nella giornata per il diritto allo studi.Il 18 comincerà la discussione alla Camera del ddl Gelmini di riforma dell' università, che dovrebbe concludersi il 26 con l' approvazione definitiva.
Le linee guida del ddl?
Più privilegi per i baroni, privatizzazioni, ricerca meno finanziata e più precarietà, indebitamento con le banche per gli studenti, meno diritti per i lavoratori. Rimangono i tagli al finanziamento del sistema universitario e alle borse di studio (-90%) decisi nella finanziaria.
Si sa …... c'è crisi e (solo noi) dobbiamo fare sacrifici...
-80% i finanziamenti per le mostre e i musei (pompei ringrazia), l'acqua è già stata privatizzata (decreto Ronchi), gli stipendi degli statali sono stati congelati, gli operai devono lavorare di più con meno diritti, i precari si devono adattare (viva la flessibilità).
Ma i sacrifici non sono richiesti a tutti.
Per le inutili missioni di guerra è previsto 1 miliardo di euro in più, per non parlare dei 15 miliardi di euro che ci costeranno gli F35. Per le banche e la finanza che hanno causato la crisi? Nessun provvedimento. Per gli industriali? Tanti accordi separati, con la benedizione di bonanni e Angeletti.
I possibili scenari?
Chi se lo può permettere potrà pagare le tasse di iscrizione e fare ricerca grazie alle raccomandazioni di papà, magari in campo militare con progetti finanziati da Finmeccanica. Gli altri? Chiederanno prestiti alle banche per una laurea senza la garanzia di un lavoro e di un reddito ma con la certezza di un debito, di tanti stage e di inutili corsi di formazione professionale (gestiti da CL o dalla CISL). Oppure rinunceranno all' università cercando da subito lavoro. L'unico posto sicuro? L'esercito!! 60-70mila euro all'anno per il “peace keeping” all'estero (altro che erasmus).
RIPRENDIAMOCI IL FUTURO!
SCENDI IN PIAZZA ANCHE TU!!
martedì 9 novembre 2010
YES, WE CONDOM!
ore 16.30 aula 3
scienze politiche, via conservatorio 7
inizio campagna "DISTRIBUTORI DI PRESERVATIVI IN FACOLTA' in collaborazione con LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids)
In un paese in cui il sesso invade ogni spazio, dalla televisione delle veline alle campagne mediatiche sui festini, fino ad arrivare alle stanze dei potenti, l'Italia si ritrova ad essere un paese con un'incidenza di HIV medio-alta. Un paese dove, nel 2008, il 45% dei nuovi casi è attribuibile a rapporti eterosessuali non protetti (+30% rispetto al 1990), e dove un sieropositivo su quattro non sa di essere infetto. La Lombardia risulta peraltro la seconda regione per tasso di incidenza. Come può l'università formare ad un modello di sessualità libera, consapevole ed informata sui temi della contraccezione e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili? Discutiamone insieme!
L'università che vogliamo è LAICA
FUORI CONTROLLO - GAYSTATALE - PANORAMIX
FISICA: APERTURA SERALE e ASSEMBLEA PER IL CORTEO DEL 17
Giovedì 11 novembre dalle h 17
INIZIATIVE A APERTURA SERALE A FISICA, via Celoria 16
…per informarci, protestare, socializzare…
>> parleremo della ricerca universitaria e del legame con le aziende, di lavoro precario, delle prossime mobilitazioni <<
E per tutta la serata…
CONCERTO JAZZ LIVE (a seguire jam session, porta il tuo strumento!), CALDARROSTE & VINBRULE’
h 17 aula B >> ASSEMBLEA con professori e ricercatori: Ricerca universitaria e privati
h 19:30 >> assemblea interfacoltà verso la mobilitazione del 17 novembre (con intervento di una delegazione dai Paesi Baschi)
h 21 >> tavola rotonda “giovani e lavoro precario: qual è il nostro futuro lavorativo tra call-centers, tirocini e precarizzazione dei ricercatori?” con DIVERSAMENTE STRUTTURATI e INTELLIGENCE PRECARIA
h 22:30 >> proiezione di “V per Vendetta”
Studenti di fisica e Collettivo CittàStudi
Materiali: volantone sulla situazione universitaria, appello alla mobilitazione da fisica occupata (15/10), sul processo di Bologna, “Università? Dignità!“, appello degli studenti di Rennes .
venerdì 22 ottobre 2010
ASSEMBLEA DI FACOLTA'
a seguire aperitivo con dj set
contro i tagli all'università e alla ricerca, contro i privilegi baronali e gli appetiti di Confindustria
NON STIAMO A GUARDARE....
E' IN GIOCO IL NOSTRO FUTURO... LA NOSTRA LIBERTA'!
sono in gioco il futuro e la libertá della nostra generazione. Non possiamo stare a guardare!
mercoledì 20 ottobre 2010
ASSEMBLEA GENERALE, CORTEO E PRESIDIO AL RETTORATO
Oggi alle 12.30 più di 150 persone tra studenti, lavoratori e ricercatori della Facoltà di Scienze Politiche di Milano si sono riuniti in Assemblea Generale per discutere dei tagli all'università e del Ddl Gelmini.
Tutti hanno smascherato le menzogne del Governo; dietro al “merito” e alla “lotta al baronato” si cela il rafforzamento della corporazione docente, l'indebitamento degli studenti attraverso i “prestiti d'onore”, gli interessi di Confindustria e la precarizzazione della ricerca.
Al di là delle differenze delle componenti dell'Assemblea, tutti hanno dichiarato la volontà e la necessità di non aspettare passivamente la fine della sessione di bilancio e l'approvazione del Ddl a dicembre.
E' il momento di intensificare e organizzare le proteste affinché la “riforma” venga ritirata e i tagli cancellati senza scendere a compromessi: finanziamenti in cambio dell'approvazione del Ddl, qualche concorso per associati o improbabili azioni di un'opposizione parlamentare che quando era al governo ha partecipato alla distruzione dell'istruzione pubblica.
Al termine dell'assemblea gli studenti si sono riversati nelle strade formando un corteo selvaggio diretto al Rettorato dell'università Statale.
Il Rettore che, in qualità di presidente della Crui, si è venduto a confindustria e Governo, si è barricato all'interno del rettorato rifiutandosi di confrontarsi con gli studenti.
Domani in occasione del Consiglio di Facoltà aperto si capirà se i professori e il preside prenderanno finalmente posizione e se si schiereranno con gli studenti e i lavoratori oppure con il Rettore.
Gli studenti si sono poi dati appuntamento per un'altra assemblea, lunedì 25 ottobre, per riprendere le mobilitazioni nella Facoltà di Scienze Politiche.
Guarda le foto: striscione [1] [2], assemblea [1] [2], corteo1 [1] [2], corteo 2 [1] [2], corteo 3 [1] [2]
venerdì 15 ottobre 2010
MERCOLEDì 20 OTTOBRE, ORE 12,30 AULA 6
Lunedì 11 ottobre avevamo chiesto al preside di Scienze Politiche di indire un Consiglio di Facoltà straordinario aperto a studenti e lavoratori in data 20 ottobre per prendere posizione rispetto ai tagli all'università e al ddl Gelmini.
Ieri la Giunta di Facoltà si è espressa: come da comunicazione del Preside, ha deciso di aprire una discussione con gli studenti in conclusione del prossimo Consiglio di Facoltà ordinario. Pur ritenendo importante l'apertura della Giunta, pensiamo che la decisione presa dai capigruppo della Camera, ovvero lo slittamento della discussione del ddl in aula a dicembre, sia un segno di debolezza del governo e quindi un motivo in più per generalizzare il movimento di protesta nelle scuole e nelle università fino al ritiro definitivo del ddl Gelmini e al reintregro dei fondi per l'università tagliati nel 2008.
Dopo aver contattato i ricercatori precari, i lavoratori e altre realtá studentesche della Facoltà di Scienze Politiche, e in accordo con questi, abbiamo deciso di convocare per mercoledì 20 ottobre alle ore 12.30 un'Assemblea Generale di Facoltà, al quale invitare, oltre agli studenti, ai lavoratori e ai ricercatori precari, anche quei docenti e quei ricercatori che intendono sottrarsi alle logiche baronali e corporative di appoggio al ddl o di attesa di qualche briciola per poter indire nuovi concorsi.
FUORI CONTROLLO,
dalla parte degli studenti!
mercoledì 13 ottobre 2010
MILANO: FISICA OCCUPATA
"Oggi 13 ottobre in Città Studi ha avuto luogo un’assemblea studentesca in cui sono intervenuti anche ricercatori, dottorandi e lavoratori di tutto il mondo universitario. L’ assemblea è sfociata in un corteo spontaneo che ha attraversato le facoltà di tutta Città Studi (Politecnico e Statale), invadendo le strade e bloccando la circonvallazione.
Il corteo è terminato a Fisica dove sta avendo luogo un’assemblea permanente occupando un’aula del dipartimento per permettere a tutti gli studenti di organizzare la protesta in vista dell’approvazione nei prossimi due giorni del DDL Gelmini.
AGGIORNAMENTI: Nel mentre in Festa del Perdono si è svolta un’assemblea metropolitana partecipata anch’essa da studenti, lavoratori e precari che ha raggiunto l’occupazione con un corteo che ha provocato blocchi del traffico nella città.
Le proteste proseguiranno anche nei prossimi giorni, iniziando da domani con le lezioni in Piazza dei Mercanti alle 14:30 organizzate da ricercatori e studenti della facoltà di Scienze, e andranno avanti con altre iniziative in ogni sede universitaria, nella città".
lunedì 11 ottobre 2010
Irruzione in presidenza: anche Scienze Politiche-Milano contro il ddl Gelmini

Questa mattina alle ore 10, nella Facoltà di Scienze Politiche della Statale di Milano, noi studenti del collettivo Fuori Controllo abbiamo fatto irruzione in Presidenza per Chiedere al preside di convocare in data 20 ottobre una seduta straordinaria e pubblica del Consiglio di Facoltà. Inoltre abbiamo chiesto per quel giorno il blocco della didattica, per permettere una maggiore partecipazione degli studenti della Facoltà. E' ora che anche Scienze Politiche si unisca alle Facoltà di Scienze, Agraria, Veterinaria, Farmacia nel prendere parola contro i tagli e il ddl Gelmini e nello sconfessare la politica del Rettore Decleva, Presidente della Crui, che insieme a Gelmini e Cofindustria sta facendo pressione per l'apporvazione del ddl.
Il preside ha risposto che Giovedì 14 Ottobre la giunta si esprimerà in merito alla richiesta. Le nostre iniziative di protesta e di informazione continueranno nei prossimi giorni. Come molte altre Facoltà in tutta Italia anche Scienze Politiche a Milano entra in agitazione. Mercoledì 13 ottobre si terrà inotre l'Assemblea Generale di Città Studi.
lunedì 4 ottobre 2010
LA RIFORMA GELMINI _ LE ULTIME NEWS

UNA RIFORMA IN ARRIVO?
Il colpo di grazia all’università, ovvero la “riforma” di cui la Gelmini parla continuamente da due anni, è sempre più vicino. Già passato in Senato lo scorso luglio, il ddl inizierà a essere discusso alla Camera il 14 ottobre. L’esame degli emendamenti è invece previsto per novembre, dopo la sessione di bilancio. Se il testo dovesse subire delle modifiche, come è molto probabile, farebbe ritorno in Senato.
GELMINI-CONFINDUSTRIA-DECLEVA
La Gelmini e Confindustria, spalleggiati dal presidente della CRUI (conferenza dei rettori) e rettore della nostra università Decleva, sono rammaricati: speravano di concludere la pratica già il 5 ottobre. Non c’è da sorprendersi: il ddl prevede un’ulteriore accentramento di potere nelle mani di onnipotenti rettori, affiancati da membri esterni voluti da Confindustria. La Gelmini, che già contava meno di zero prima dell’estate, in questo periodo di fermento politico ha ancora meno possibilità di influire sulle priorità del governo. Decleva vede invece sfaldarsi la cordata di rettori che lo appoggiava: alle continue promesse di Tremonti (“voi appoggiate la riforma e io vi ridò i soldi che vi ho tolto nel 2008”) crede solo lui. E anche se qualche briciola dovesse mai arrivare, sarebbe spartita tra gli atenei “più meritevoli”, come nel luglio 2009 (in base a una classifica dove ai primi posti risultavano gli atenei dei rettori che l’avevano stilata). Ma non mancano i rettori che sono stati costretti a cambiare posizione a causa dei ricercatori “indisponibili”.
LA PROTESTA DEI RICERCATORI E IL “BLOCCO” DELLA DIDATTICA
Da Bologna a Pisa, da Lecce a Roma, in molti atenei le lezioni non sono ancora cominciate. Nei mesi scorsi moltissimi ricercatori si erano dichiarati “indisponibili” a ricoprire incarichi didattici (non sono tenuti a ricoprirli) mettendo così a rischio l’inizio di centinaia corsi in tutta Italia. Le risposte dei baroni sono andate dalle minacce (come nella nostra facoltà) alla solidarietà. Ma negli ultimi giorni sempre più atenei stanno decidendo di posticipare l’inizio dell’anno accademico. Nel nostro ateneo, nonostante l’opposizione di Decleva, l’inizio dell’anno accademico è posticipato nelle facoltà di Scienze, Farmacia, Veterinaria e Agraria. Questa forma di protesta contro il ddl Gelmini e i tagli all’università colpisce innanzitutto gli studenti, che insieme al personale tecnico-amministrativo e ai ricercatori precari stanno pagando più duramente i costi della crisi del sistema universitario, causata dalla gestione baronale dei singoli atenei e da venti anni di disastrose “riforme” promosse dai governi di centrodestra e di centrosinistra con l’avvallo di Confindustria. Tuttavia, il “blocco temporaneo” della didattica ci fa toccare con mano cosa stanno rischiando istruzione pubblica e ricerca: il “blocco definitivo”. Se la “riforma” non c’è ancora, i tagli ci sono già da due anni (l. 133/2008). Quasi tutti gli atenei chiuderanno il 2010 in rosso, il nostro incluso.
COSA CI RESTA DA FARE?
Se le cose non cambiano alcuni atenei falliranno, altri verranno privatizzati, altri rilevati da enti locali, altri ancora saranno ceduti alle banche con le quali si saranno indebitati. In ogni caso le tasse continueranno a aumentare. E’ sempre più necessario informarci e dire la nostra perché di certo non lo faranno per noi né Confindustria, né la corporazione docente, né tanto meno i partiti, tutti d’accordo sull’impianto della riforma. In questi tempi di attacchi ai salari, di messa in discussione dei diritti e di tagli alla spesa pubblica, è sempre più importante unirci alle lotte per la difesa dei beni comuni, dall’istruzione pubblica al welfare state e ai diritti dei lavoratori.
giovedì 20 maggio 2010
MARTEDÌ 25 MAGGIO ORE 16,15 aula 22
IN COLLABORAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI IN RICORDO DELLE VITTIME DI AGGUATI FASCISTI
PROIEZIONE DEL FILM
“SAN BABILA ORE 20. UN DELITTO INUTILE”
DI CARLO LIZZANI
Sembra un ricordo lontano, un altro periodo storico. Eppure la morte di Alberto Brasili, studente lavoratore di 26 anni, aggredito e ucciso a coltellate da cinque militanti dell'MSI il 25 maggio
Scienze politiche antifascista
CHI NON HA MEMORIA NON HA FUTURO!
mercoledì 19 maggio 2010
assemblea generale dell'università e occupazione del rettorato
Il disegno di riforma dell'università, fermo da mesi in commissione al Senato, rischia di determinare ingestibili aumenti delle tasse per gli studenti, soprattutto quelli più svantaggiati economicamente, e di decurtare ulteriormente i finanziamenti da dedicare al diritto allo studio, inteso come accessibilità ai luoghi di studio, facilitazioni per la mobilità, gli affitti, i libri di testo.
Nei mesi in cui si dovrebbe festeggiare il decennale del Bologna Process, quel progetto di riforma dell'università che in questi anni avrebbe dovuto rendere i nostri atenei omogenei a quelli di tutta europa, sostenendo e migliorando qualità e quantità dei servizi universitari e didattici, assistiamo invece, anche sull'onda dei sanguinosi tagli del ministero Tremonti, all'implosione del sistema universitario.
Gli studenti, i lavoratori e tutte le componenti che hanno a cuore la salvaguardia dell'università pubblica equa e di qualità, continueranno quindi a vigilare e a mobilitarsi nei prossimi giorni, perchè formazione di qualità, diritti e dignità del lavoro non sono temi negoziabili in nome del presunto rigore che riverserà le conseguenze delle speculazioni e della crisi solo sulle fasce più deboli.
Assemblea interfacoltà Milano
qui la foto del corteo diretto al rettorato
qui la foto dell'assemblea generale dell'università
Gli articoli di Repubblica [1], Il Giorno [2], Leggo [3]
Foto e report da Cantiere.org
L'articolo di Republbica sulla giornata di mobilitazione nazionale
NEWS DA TORINO [1], PALERMO [2], GENOVA [3] (uniriot.org)
sabato 15 maggio 2010
MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO IL DDL GELMINI
martedì 18 maggio
ore 9 aula 302
via Festa del Perdono
