martedì 26 gennaio 2010

mercoledí 3 febbraio ore 16,30 in aula 22

TASSE FUORILEGGE,
DIRITTO ALLO STUDIO LATITANTE!


Nel 2010, a seguito della finanziaria per il 2010, i tagli alle università ammontano a 330 milioni di euro..

.. l’Università Statale di Milano si troverà quindi a dover gestire questa situazione … come la affronterà? Il DPR 306/1997 impone che la contribuzione studentesca (tasse) non possa eccedere il 20% del finanziamento ordinario annuale dello Stato … quest’anno le Nostre Tasse coprono il 30% della quota del FFO destinato a UNIMI... Dal 2005 al 2010 la contribuzione studentesca é aumentata complessivamente del 42.74%.....

Altro che contribuzione studentesca!

Cosa abbiamo in cambio? Nel bilancio della Statale per il Diritto allo Studio troviamo invece un misero 1,25%.... dove finisce il resto?

inoltre lo sapevi che...

- Potrai dare esami negli appelli ufficiali solo nella pausa tra un trimestre e l’altro, periodo in cui molto probabilmente tutti i tuoi appelli si sovrapporranno?

- se vuoi laurearti a Dicembre 2010…. dovresti sostenere gli esami entro il 15 ottobre ma gli ultimi appelli saranno previsti non oltre il 20 settembre?

- Se vuoi anche presentare la domanda di ammissione alla Specialistica… dovrai avere 156 crediti entro il 15 settembre…ma avrai a disposizione solo 5 giorni di sessione d’esame per raggiungere i 174 necessari alla laurea?

Perché? Si tratta della proposta di ridistribuzione degli esami presentata dal Preside al Cdf dello scorso 14 gennaio, e passata col voto favorevole di quasi tutti i professori.

Perché modificare la distribuzione degli appelli? Il 15 ottobre il preside spiegava che "la situazione di sovraffollamento sta diventando difficile da gestire, a causa [...] della frequenza alle lezioni". ". In seguito però il motivo ufficiale é diventato "per evitare che gli studenti smettano di frequentare in prossimità degli esami". Quale il vero motivo?

ASSEMBLEA MERCOLEDI’ 3 FEBBRAIO ORE 16,30 IN AULA 22

… per rispondere a tutti i tuoi dubbi, per discutere le vostre proposte, per condividere un ragionamento sulla situazione generale dell’università....

giovedì 14 gennaio 2010

cdf 14 gennaio 2010

NON CI SONO SPAZI?

ESAMI SOLO TRA UN TRIMESTRE E L'ALTRO

IL PROBLEMA

La Statale ha un piccolo problema: quest’anno chiuderà il bilancio in rosso di €17 milioni.

COME RISOLVERLO?

Siccome i soldi per i baroni non si possono toccare, a farne le spese sono la ricerca, i lavoratori precari e il diritto allo studio. Nella nostra facoltà si è già iniziato a prendere provvedimenti per razionalizzare la spesa, mascherandoli con pretestuose motivazioni “didattiche”. La situazione è ulteriormente aggravata dalla mancanza di spazi. Non solo per la socialità, ad esempio un posto caldo dove mangiare o luoghi per lo studio sufficientemente capienti. Non ci sono nemmeno abbastanza spazi per lo svolgimento delle lezioni! Per avere più aule in cui fissare i corsi, la Presidenza ha pensato di vietare lo svolgimento di esami durante il periodo in cui si tengono le lezioni. Gli esami si terranno dunque nei pochi giorni di pausa tra un trimestre e l’altro, salvo in alcuni limitati periodi (“durante il mese di gennaio e nelle ultime due settimane di ogni trimestre è possibile fissare esami nella fascia oraria serale, dopo le 18 e/o il sabato mattina”). Motivo ufficiale, quello di non costringere gli studenti a abbandonare la frequenza per preparare esami fissati durante i periodi di didattica.

I BARONI

Questo provvedimento è stata approvato dal Consiglio di Facoltà di questo pomeriggio, dopo lunghi mesi di discussione in cui il Preside ha dovuto accogliere alcune delle richieste degli studenti. Ma non la più importante: abbiamo chiesto che fosse lasciata la possibilità di fissare esami durante tutto l’anno, dopo le 16 e il sabato mattina. Quasi tutti i professori, ovviamente, hanno votato compatti la proposta della presidenza senza ascoltare le motivazioni degli studenti: quando non c’è da difendere il loro orticello di potere, votano come istruisce il preside.

LE IMPLICAZIONI…..

a) Ci sarà il forte rischio che gli appelli di una stessa classe di laurea si sovrappongano, perchè saranno fissati tutti nell'arco di pochi giorni.

b) Gli studenti smetteranno comunque di frequentare perchè dovranno preparare tutti gli esami contemporaneamente. Sarà ancora peggio per quegli studenti che non possono frequentare perché costretti a svolgere lavori part-time o occasionali a causa della mancanza di misure che rendano effettivo il diritto allo studio.

c) Per i laureandi sarà più difficile sostenere gli ultimi esami prima dei termini.

d) C’è un punto positivo: a settembre sapremo già le date degli appelli di tutto l’anno.

COSA POSSIAMO FARE?

Il provvedimento entrerà in vigore a partire da settembre 2010 per un anno di sperimentazione. Ma non è il caso di aspettare che il nostro percorso di studi sia stato rallentato. Contattaci, mandaci il tuo parere e le tue proposte: fuoricontrollo.spo@gmail.com

A presto,

fuori controllo.

a garanzia degli studenti.

Scarica il provvedimento approvato oggi in CdF

Scarica le proposte presentate dal Preside alla Commissione Didattica del 15 ottobre

Scarica qui la nostra proposta di calendarizzazione degli esami

Leggi “Bloccato il colpo di mano del preside”, CdF17 dicembre 2009

Leggi ”Assemblea studentesca” del 9 dicembre 2009

martedì 12 gennaio 2010

solidarietà ai migranti di Rosarno

IERI I CONTADINI OGGI I CLANDESTINI: BRACCIANTI DI SEMPRE.

Stiamo seguendo con attenzione quello che sta succedendo in Calabria a Rosarno, dove una fetta del bracciantato più misero (migrante, non è un caso ma neanche è detto che sia sempre così sta reagendo ad una situazione inumana di invisibilità che va avanti da anni, nel silenzio complice delle istituzioni.


Impossibile infatti non osservare come l'attuale stato di leggi vigenti (a partire dalla Turco-Napolitano, passando per la Bossi-Fini, fino ad arrivare al recente pacchetto sicurezza-reato di immigrazione clandestina) miri a mantenere lo status quo nella maniera più assoluta, cioè a mantenere i lavoratori migranti in uno stato di totale ricattabilità, a totale appannaggio dell'apparato produttivo del paese. Il problema è ancora più grave nelle campagne del Sud, dove questo processo si è innestato su fenomeni caporal-mafiosi, nella più totale assenza di un sindacato capace e dove il vuoto di memoria storica formatosi ha portato la storia indietro di due secoli, cancellando diritti conquistati grazie alle lotte (e a centinaia di morti) condotte dai braccianti e dai contadini del Sud. Ed eccoci ancora qui, alle lotte contadine. Anche il secolo scorso i contadini in rivolta erano trattati come delinquenti, bestie, ladri e assassini. Briganti.

Oggi a Rosarno la storia si ripete. Al posto dei braccianti del Sud Italia ci sono i braccianti del Sud del mondo. I caporali sono gli stessi, la mafia è la stessa, lo sfruttamento è lo stesso. La repressione è la stessa. La storia si ripete e Maroni dichiara che "troppa tolleranza con i clandestini" (un secolo fa avrebbero detto “troppa tolleranza con i contadini ” ) ha provocato questo stato di cose, di degrado e di rivolte, omettendo il fatto che la gran parte delle aziende agricole del sud Italia rimangono competitive sul mercato nazionale ed europeo grazie allo sfruttamento e al caporalato, anziché grazie a investimenti in ricerca e innovazione.


Ma al contrario dei moti contadini di inizio e metà secolo scorso dove numerosi intellettuali si erano schierati denunciando il latifondo e le condizioni disumane dei braccianti del Sud (pensate a Carlo Levi, Rocco Scotellaro, Manlio Rossi Doria, e tanti altri) dando risalto alla questione e facendo entrare nella storia italiana quella che sarebbe stata definita come la "Questione Meridionale", oggi questi nuovi braccianti sono soli.

Intellettuali disposti a schierarsi in giro non sappiamo quanti ne siano rimasti. Non possiamo fare a meno però di pensare che noi come Studenti Universitari dobbiamo prendere parola.
Fare rete e schierarci. Nelle università nascono e si rigenerano gran parte delle idee che influenzano la società. Idee "ufficiali", ma anche critiche e innovazioni "dal basso". Riteniamo per questo significativa la presa di parola di quanti - studenti ma non solo - agiscono criticamente e lottano negli atenei.
Aderiamo e sosteniamo le iniziative messe in campo a Milano dalle organizzazioni sociali e antirazziste.
Parallelamente proponiamo a tutti gli studenti/collettivi di esporre nelle facoltà striscioni di solidarietà con la lotta per la dignità del bracciantato migrante, aderendo a questo comunicato o scrivendone uno proprio. E' un gesto piccolo ma può contribuire a rompere l'isolamento creato intorno a uomini che la burocrazia considera persone di serie B.

Collettivo Città Studi, Colletivo Fuori Controllo - Scienze Politiche, Riscossa Studentesca, Le Cellule Compagne - Facoltà di Agraria, Collettivo Kaos - Bovisa, Veterinaria Con-Testa, Studenti di Festa del Perdono, Rete Studenti Milano

Leggi il dossier del collettivo di Città Studi sulla "questione migranti"

Leggi un articolo di Fortress Europe sulle lotte dei braccianti a Rosarno

Leggi "Quel cheresta di Rosarno", di Alessandra Sciurba

Tieniti aggiornato sulle iniziative nelle facoltà